Questa è una di quelle minestre che, per tutta la seconda metà dell 1800 e fino all’inizio della prima guerra mondiale, i vicentini preparavano abitualmente nelle loro povere ma dignitose case di contadini.
La preparazione è simile, per non dire identica, alla polenta. L’unica vera differenza è l’uso del latte al posto dell’acqua e la minor quantità di farina in modo da ottenere appunto una minestra abbastanza cremosa. Questa minestra veniva poi diluita direttamente nelle scodelle dei commensali con del latte freddo per renderla più appetibile, mentre nelle scodelle dei bambini si usava mettere un pizzico di zucchero. Oggi questa minestra è quasi completamente dimenticata.
mettete sul fuoco una casseruola con il latte, Appena arriva ad ebollizione salatelo e, attendendo qualche istante, fatevi scendere la farina gialla a pioggia mescolando con una frusta per non far formare grumi.
Lasciate sobbollire per circa 45 minuti, mescolando di tanto in tanto con un mestolo o un cucchiaio di legno in modo che non attachi al fondo
fuori dal fuoco amalgamate il burro e, se serve, aggiustate il sale prima di servire in tavola nelle scodelle.
in tavola preparate un bricco di latte freddo e dello zucchero in modo che i commensali possano servirsene a piacere
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